Il contributo viene rilasciato a favore di chiunque sia portatore “di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti” che determinino obiettive difficoltà alla mobilità.
Chi ha diritto al contributo?
Il contributo viene rilasciato a favore di chiunque sia portatore “di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti” che determinino obiettive difficoltà alla mobilità; pertanto non č necessario essere formalmente riconosciuti invalidi, ma presentare una patologia tale da rendere impossibile, difficoltoso o pericoloso affrontare a piedi una rampa di scale. Tale condizione può essere attestata da un certificato medico, in carta semplice, rilasciato da qualsiasi medico; è sufficiente che precisi da quali patologie dipende la limitazione del richiedente e quali obiettive difficoltà alla mobilità ne discendano. I portatori di handicap riconosciuti invalidi al 100% con difficoltà di deambulazione dalla competente Azienda Sanitaria Locale, hanno diritto di precedenza nella graduatoria delle domande ammesse al contributo.
Domanda di contributo: La domanda di contributo va presentata agli Uffici preposti del Comune ( di solito assistente sociale) dove è situato l’immobile di residenza. Il comune non interviene direttamente sulle scelte relative all’erogazione dei fondi, in quanto questi sono stabiliti annualmente dal Ministero dei Lavori Pubblici, distribuiti alle regioni e da quest’ultime, erogati ai comuni, sulla base delle domande complessivamente ricevute. La domanda deve essere sempre presentata dalla persona che ha le difficoltà di deambulazione o da chi ne esercita la tutela o la potestà.
Nel caso il costo dell’intervento sia a carico di un altro soggetto (familiare con a carico il soggetto richiedente, condominio, proprietario dell’immobile), quest’ultimo, per ottenere il diritto al contributo, dovrà sottoscrivere per adesione e consenso la domanda stessa. La domanda può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno; la legge definisce che le domande relative ad un certo anno (per esempio anno corrente) possano essere presentate entro il primo marzo dell’anno successivo, quelle presentate successivamente a tale termine saranno comunque prese in considerazione per l’anno successivo ancora.
Documentazione da allegare: Oltre alla domanda, da presentare con marca da bollo da 16,00 euro, vanno allegati:
- Certificato medico in carta semplice attestante la menomazione funzionale e permanente
- Descrizione sommaria delle opere da realizzare (preventivo dell’azienda scelta, possibilmente copia del contratto di vendita)
- Autocertificazione del richiedente dal quale risultino l’ubicazione dell’immobile, le difficoltà di accesso, le opere che si intendono eseguire e la conferma che tali opere non siano già esistenti o in corso di esecuzione e che per esse non è stato concesso altro contributo
- Nel caso di invalidi al 100%, va allegata fotocopia autenticata del certificato di invalidità
Criteri per l’erogazione del contributo: La legge stabilisce che abbiano diritto al contributo tutti coloro che presentino menomazioni funzionali e permanenti atte a compromettere la mobilità. Nel definire la graduatoria di erogazione dei fondi vengono tenuti in considerazione due soli elementi:
- il diritto di precedenza concesso agli invalidi al 100%
- l’ordine cronologico di presentazione della domanda;
Pertanto non vengono tenuti in alcuna considerazione altri parametri come il reddito, l’età, il tipo di opera e la spesa affrontata.
Le domande che per mancanza di fondi sufficienti non riescano ad essere soddisfatte nell’anno di presentazione vengono automaticamente tenute valide per l’anno successivo.
Riepilogo documentazione necessaria per L.13/89
- Domanda in carta da bollo da 16,00 euro
- Autocertificazione
- Certificato medico in carta libera con identificata la menomazione e la limitazione funzionale
- Codice fiscale del beneficiario del contributo
- Fotocopia carta d’identità
- Descrizione sommaria delle opere non che importo della spesa prevista comprensiva di I.V.A. (preventivo)
In taluni casi si rendono necessari anche i seguenti documenti:
- Certificato di invaliditą rilasciato da ASL, in originale o in copia autenticata (invaliditą al 100%)
- Autorizzazione del Condominio risultante da deliberazione firmata dall’Amministratore pro-tempore
- Atto comprovante l’assenso del locatore (per opere interne all’alloggio in affittanza)
- Atto di tutela, in originale o in copia autenticata (per minori o incapaci)